Cari bambini,
so che avrei dovuto inviarvi i compiti prima, ma la maestra ha avuto le sue buone ragioni. Siamo ormai alla terza settimana che non ci vediamo e la chiusura della scuola è ormai prolungata. Ieri ho passato la mia giornata a pensare che compiti avrei potuto assegnarvi e ho pensato di darvi solo tre cose da fare:
1) Leggere il primo capitolo di “Il lupo sabbioso”.
Perché questa scelta?
Questo è un libro che avrei voluto leggere con voi durante il secondo quadrimestre, ma data la situazione, non so quando ci rivedremo. Restate a casa bambini, anche la maestra Federica è a casa che vi pensa; pensa a cosa state facendo e a quello che potrebbe proporvi. Passate questo tempo con la vostra famiglia, con mamma, papà e i vostri fratelli; parlate con loro, dite come vi sentite. Lasciate perdere i telefonini, tablet, playstation ma leggete, perciò vi manderò i capitoli un po’ alla volta. Ho scelto questo libro per due motivi: il primo è che sono particolarmente legata ad esso nella la mia esperienza formativa, una mia insegnante me lo fece “scoprire”. Il secondo motivo è per la trama:
“Un giorno in cui Zackarina è parecchio arrabbiata col suo papà, scende sulla spiaggia e si mette a scavare una buca nella sabbia per preparargli una trappola. Ma dalla buca spunta un muso. E poi il corpo intero di uno strano animale, che assomiglia ad un pastore tedesco ma molto più selvatico e la cui pelliccia non è fatta di peli, ma di sabbia del deserto color giallo sole. Un lupo sabbioso, che di sé stesso dice di essere molto particolare e particolarmente bello e che mangia la luce del sole e quella della luna che fa diventare molto sapienti. Il lupo sabbioso sa moltissime cose, tipo che il lavoro più difficile che ci sia è far niente, che i lividi sono medaglie che si ricevono quando si fanno cose pericolose, che col tè si mangiano fettine di torta sabbiosa e sogni di zucchero. Sa parlare un sacco di lingue, preparare la medicina per le gazze rauche, spiegare dove stiamo prima di nascere, comporre delle splendide poesie brevissime. Così questo amico segreto che sta sulla spiaggia anche quando piove per contare le gocce una ad una accompagna con saggezza ed ironia Zackarina e tutte le sue domande. Una storia buffa e molto dolce, tiepida come il sole di fine giornata sulla spiaggia e come uno sguardo diverso, speciale sul mondo.”
2) Ogni giorno migliaia di persone percorrono le strade delle città. I loro percorsi si intrecciano di continuo. Avete mai pensato che ci sono strade colorate di rosso? Strade che ci fanno battere più forte il cuore perché ci conducono verso un luogo speciale? Dove abitano persone che amiamo, oppure che per noi hanno un significato particolare. Ora vorrei che provate a pensarci: anche la strada che scegli per arrivare da un luogo all’altro parla di te, delle tue abitudini, dei tuoi gusti. Dato che non puoi uscire di casa, che non puoi vedere spesso i tuoi amici, che non puoi andare più a fare la partita di calcetto o l’allenamento di ginnastica artistica, pensa quali sono i luoghi che ti mancano di più, i luoghi che ti sono cari, che sia casa tua, quella di un tuo amico, anche la scuola (lo so che forse a pochi mancherà). Ora fai così:
-prendi un foglio e disegna questi luoghi o stampa un’immagine o attacca una foto;
-accanto ad ogni luogo scelto scrivete un’emozione, un sentimento che suscita in voi, insomma come vi fa sentire quel luogo;
-prendete un filo rosso oppure disegnatelo con la matita rossa e collegate tutti i luoghi.
Da dove parte il vostro percorso e dove finisce?
Anche se è un periodo un po’ grigio, non è vero che le città sono grigie. Un infinito intreccio “fili rossi” le fa palpitare come un grande cuore.
3) Purtroppo, devo assegnarvi anche esercizi di ripasso sulla montagna, la collina e la pianura.
Basterebbe dirselo un mi manchi, invece che continuare a mancarsi in silenzio per una vita.
(Massimo Bisotti)
Mi mancate bambini,
un abbraccio.
P.S. Ovviamente voglio vedere i vostri lavori.
La maestra Federica
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